Patrick Norguet si approccia a oggetti e design da una prospettiva grafica. Sin dall’infanzia, ai libri di testo ha preferito i blocchi da disegno, da riempire con bozzetti e disegni. L’insolito profilo di questo ribelle costruttivo è caratterizzato da un approccio “pratico” agli studi nell’ambito dell’industria e del design, compiuti a Parigi (ESDI). Il 1999 è stato un punto di svolta per la sua carriera, quando Giulio Cappellini ha notato l’ormai celebre Rainbow Chair. ,
arriviamo.
Un approccio “pratico”
Incontri felici
Insieme ad altri importanti designer, ha creato il suo studio parigino. Da allora, disegna per grandi produttori e marchi noti. Per Patrick Norguet, il design è prima di tutto una serie di incontri felici. Ciò che più lo appassiona sono i continui scambi con i produttori, la scoperta del loro know-how, l’impulso di un’intenzione creativa rifinita da limiti tecnici, interessi economici e aspettative di un’utente che Norguet spera di conquistare in maniera discreta ma duratura.
“Un oggetto ben progettato, creato attraverso una generosa collaborazione, è senza tempo”
Traendo ispirazione da tutto ciò che lo circonda, Patrick Norguet non segue le mode ma ambisce a creare prodotti la cui rilevanza e modernità rimangano invariate nel tempo. Dai prodotti di consumo a quelli di lusso, lo stile di Patrick Norguet si distingue per l’aria autentica ed elegante. Oggi è una figura essenziale nel panorama del design internazionale.